LA RICERCA ALLA NATIONAL GALLERY
La ricerca
La ricerca è un’attività fondamentale e costante alla National Gallery, che aiuta e sostiene numerose aree del lavoro della Galleria tra cui quelle relative a:
• Mostre, cataloghi accademici e altre pubblicazioni
• Cura e conservazione dei dipinti
• Loro esposizione ed interpretazione
Tale ricerca aumenta la comprensione da parte del pubblico delle opere della National Gallery,al punto che essa è una delle più approfonditamente studiate e ricercate al mondo.
La ricerca sui dipinti
La Galleria è divenuta un centro preminente per la ricerca sui dipinti europei dal XIII fino agli inizi
del XX secolo. Nonostante ciò, restano ancora alcune cose da scoprire sui dipinti della sua collezione, anche su quelli più famosi.
La Galleria continua a fare ricerche su:
• Come, perché, quando, dove e da chi sono stati dipinti i quadri
• Chi li ha commissionati e collezionati
• Come sono stati utilizzati
• Cosa significano
Questo esame approfondito dei dipinti è alla base delle informazioni aggiornate disponibili al pubblico.
La cura dei dipinti
Il Dipartimento di Conservazione della Galleria lavora con i curatori e gli scienziati per assicurare che le generazioni future possano apprezzare la collezione. Questo comporta una serie di interventi regolari quali i controlli delle condizioni del dipinto, della luce, della temperatura e dell’umidità nella Galleria.
Gli esperti realizzano anche grandi interventi di restauro che possono durare molti mesi o addirittura anni. La pulizia e il restauro di ogni dipinto vengono approvati dal Consiglio di Amministrazione della Galleria. Il processo viene monitorato e dettagliatamente documentato, facendo ampio uso di fotografie. Il trattamento dei mezzi di supporto del dipinto (tele e pannelli) curato dai restauratori potrebbe embrare di marginale importanza ma è spesso fondamentale quanto quello del dipinto stesso. I restauratori lavorano in stretta collaborazione con gli scienziati e i curatori sia per scegliere la forma di intervento più appropriata per ogni singolo caso, che per studiare le tecniche utilizzate dagli artisti rappresentati nella collezione.
La scienza del restauro
Quando un dipinto viene studiato da vicino, o viene sottoposto a un trattamento di restauro, i metodi scientifici moderni sono sempre sostegni importanti. Potenti microscopi e un’analisi chimica di piccoli campioni di vernice forniscono informazioni sulla struttura degli strati, sui pigmenti e sui mezzi utilizzati per creare il dipinto.
L’utilizzo di raggi X e la riflettografia a raggi infrarossi possono esporre l’opera preliminare dell’artista al di sotto della superficie della pittura, rivelando spesso i pensieri originari.
Le nuove ricerche di curatori, scienziati e restauratori della National Gallery vengono pubblicate ogni anno nel ‘National Gallery Technical Bulletin’, il cui acquisto è disponibile online.
La cultura accademica in galleria
La National Gallery ha introdotto e mantiene viva una tradizione di collaborazione accademica tra équipe appassionate di restauratori, scienziati, curatori e archivisti. I cataloghi delle collezioni della Galleria sono riconosciuti a livello internazionale e forniscono un modello per le pubblicazioni del settore. Gli articoli accademici dedicati specificatamente allo studio scientifico dei dipinti vengono pubblicati sul ‘National Gallery Technical Bulletin’, che è nel suo 30esimo anno di vita. La National Gallery si considera parte del cuore pulsante della comunità di storici dell’arte. Forgiando relazioni con altre organizzazioni, la Galleria vuole sostenere e far progredire l’eccellenza nella ricerca sui dipinti europei, a livello nazionale ed internazionale.
Le attività accademiche della Galleria sono arricchite dal rapporto con studiosi di altre istituzioni, che lavorano alle nostre mostre come ‘curatori ospiti’ o presentano la loro ricerca nel nostro attivo programma di conferenze e seminari, alcuni dei quali sono organizzati congiuntamente a partner esterni.
La National Gallery è riconosciuta come un’Organizzazione di Ricerca Indipendente dall’Arts and
Humanities Research Council e dall’Engineering and Physical Sciences Research Council.