HYDE PARK
All’interno del parco si trovano: oltre 4.000 alberi, Kensington Palace con i Kensington Gardens, un grande lago (the round pond), un lungo corso d’acqua (the Serpentine Lake), i giardini italiani, la statua di Peter Pan, il monumento dedicato alla Principessa Diana (Diana Memorial), il monumento dedicato al Principe Alberto (Albert Memorial), lo Speaker’s Corner, e addirittura una galleria di arte contemporanea (the Serpentine Gallery).
All’interno del parco si possono svolgere, anche, svariate attività: dal nuoto al canottaggio, dal ciclismo al pattinaggio, dal tennis all’equitazione; sono presenti piazzole per giochi di squadra e un parco giochi per bambini. Insomma Hyde Park ha qualcosa per tutti! Ma perché nasce questo enorme parco nel cuore di Londra?
Originariamente Hyde Park fu creato per soddisfare la passione reale per la caccia, successivamente nel corso degli anni è diventato un luogo dove varie personalità hanno perseguito diversi piaceri. Nel 1536, Enrico VIII confisco’ Hyde Park dai monaci dell’Abbazia di Westminster. Lui e la sua corte erano soliti andare a caccia di cervi e organizzavano cacce reali per intrattenere ambasciatori e dignitari. Il parco rimase un terreno di caccia privato durante gli anni di regno della regina Elisabetta I e del re Giacomo I, ma fu il re Carlo I che cambiò completamente la natura del parco, poiché nel 1637 lo aprì al pubblico.
Durante la guerra civile, 1642-9, le truppe parlamentari costruirono fortezze all’interno del parco e scavarono terrapieni difensivi sul lato est per aiutare la città di Westminster a difendersi dagli attacchi monarchici. Con la restaurazione della monarchia, nel 1660, Hyde park divenne di nuovo un parco reale e l’allora sovrano Carlo II rifornì il parco con cervi e organizzò grandi parate in carrozza. Ma i grandi cambiamenti avvennero verso la fine del 17° secolo, poiché il re Guglielmo III trasferì la sua corte a Kensington Palace. Molte delle caratteristiche che si vedono oggi nel parco risalgono al 18° secolo da un giardiniere reale durante il regno della regina Carolina; nel 1728, infatti, la sovrana prese quasi 300 acri da Hyde Park per formare i Kensington Gardens e fece realizzare un grande lago chiamato “the Serpentine lake”, una sorta di divisione tra i Kensington Garden e la restante parte di Hyde Park.
Questo fu uno dei primi laghi artificiali creati in Inghilterra! Successivamente il parco rimase inalterato fino al 1820, quando il re Giorgio IV ne ordinò una nuova veste: impiegò Decimus Burtonper creare un ingresso monumentale a Hyde Park Corner, chiamato l’Arco di Wellington. Ad oggi il parco ha subito qualche variazione e sono stati aggiunti alcuni monumenti nel corso del tempo, ma rimane fedele a come lo lasciò Decimus Burton. Hyde Park è diventato nel tempo un luogo per le celebrazioni nazionali: nel 1814 il principe reggente organizzò fuochi d’artificio per celebrare la fine delle guerre napoleoniche, nel 1851 si tenne, durante il regno della regina Vittoria, la Grande Esposizione e nel 1977 si tenne una mostra in onore dei 25 anni di reggenza della regina Elisabetta II.
Proviamo a delineare un percorso per scoprire le meraviglie che si celano all’interno del parco, Hyde Park ha molte entrate, iniziamo a descriverlo partendo dall’entrata principale, la Grand Entrance.
Questa fu eretta sulla base dei disegni di Decimus Burton nel 1824; si tratta di una schiera di colonne ioniche, con tre passaggi a forma di volta per consentire l’ingresso delle carrozze; i cancelli furono fabbricati da Sir Bramah e furono realizzati in ferro e bronzo con un disegno che consiste in una serie di decorazioni di caprifoglio greco.
Entrando dall’entrata nord-orientale, invece, ci si imbatte subito nello Speaker’s Corner, un sito dove ancora oggi si possono trovare persone che tengono discorsi ed esprimono la propria opinione. Quest’angolo è un luogo tradizionale per i discorsi pubblici e i dibattiti a partire dalla metà del 1800, quando le proteste e le manifestazioni si svolgevano a Hyde Park. È stato teatro per personaggi storici come Karl Marx , Lenin e George Orwell, che lo utilizzarono per dimostrare la libertà di parola.
Oggi chiunque può iniziare a parlare, senza preavviso, su qualsiasi argomento, a patto che la polizia consideri i loro discorsi legali. Le origini dello Speaker’s Corner risalgono al 1866, quando una riunione della Lega chiese l’estensione del diritto di voto e il Governo non la accolse, così iniziò una manifestazione e con a seguito tre giorni di disordini. Dal 1906 al 1914 le Suffragette tenevano riunioni a Hyde Park come parte della loro campagna per il voto alle donne.
Nel 2003 è stato al centro di una grande manifestazione contro l’azione militare in Iraq. Proseguendo la passeggiata e incrociando scoiattoli, vari specie di alberi e passeggiando tra la natura, si arriva al Serpentine Lake. Questo è un lago artificiale che copre una superficie di 28 acri ed è stato costruito nel 1730 su ordine della regina Carolina. Originariamente era alimentato dalle acque del fiume Westbourne, poi fu alimentato artificialmente. Il nome gli è stato attribuito per la forma che assomiglia a quella di un serpente. Una curiosità: ogni anno, nel giorno di Natale, vi si organizza una gara di nuoto ad iscrizione libera, la “Peter Pan Cup”, che va menzionata non solo per il coraggio dei partecipanti ma per il fatto che la maggior parte di essi sia di età superiore ai 60 anni.
Attraversando il ponte costruito sul lago si può subito ammirare, volgendo lo sguardo a sinistra, la Diana Princess of Wales Memorial Fountain. Questa fu costruita in memoria della principessa Diana e del suo amore per i bambini. Fu ultimata nel settembre del 2003, ma fu inaugurata il 6 luglio del 2004 alla presenza della regina Elisabetta II, del principe Carlo e dei figli William ed Henry. Il progetto della fontana si propone di riflettere la vita di Diana: l’acqua scorre dal punto più alto in due direzioni e bolle prima di sfociare in una piscina con acqua calma. Il Memoriale vuole simboleggiare la qualità e l’apertura di Diana. Inoltre ci sono tre ponti dove si può attraversare l’acqua e andare dritto al cuore della fontana.
Passeggiando ancora, si arriva nei curati Kensington Gardens, che ospitano una galleria di arte contemporanea, la Serpentine Galleries. Questa aprì le sue porte nel 1970 e da allora ha sempre presentato mostre pionieristiche di oltre 2000 artisti e una vasta gamma di lavori di professionisti emergenti o di artisti e architetti contemporanei riconosciuti a livello internazionale. Oltre ad un programma di mostre stagionali, la Galleria presenta il suo annuale “Serpentine Pavilion”, durante i mesi estivi, il primo e più ambizioso programma di architettura del suo genere in tutto il mondo.
Altro monumento da non perdere è il maestoso Albert Memorial, un monumento vittoriano posto all’estremità dei Kensington Garden, di fronte alla Royal Albert Hall, la grande e circolare sala concerti. Alberto di Sassonia, principe consorte della regina Vittoria, aveva dichiarato di non volere un monumento in sua memoria ma nel 1872, ignorando le ultime volontà del principe, il Lord Mayor commissionò a George Gilbert Scott questo fastoso monumento in stile gotico, alto ben 53 metri. Il monumento è formato da un baldacchino ornato che ospita la statua del principe Alberto; il tutto è attraversato da un fregio che rappresenta oltre 160 volti riconoscibili di celebri architetti, scultori, pittori e poeti. Vi sono raffigurati, inoltre, due gruppi di sculture allegoriche: le prime rappresentano esempi di produzione economica ed industriale dell’epoca vittoriana; le altre rappresentano quattro continenti: l’Europa, l’Africa, l’Asia e le Americhe. Ad ogni gruppo scultoreo viene aggiunto un animale caratteristico del luogo.
Risalendo il lago si può scovare la famosa statua di Peter Pan; una statua in bronzo realizzata dallo scultore Sir George Frampton e collocata proprio nei Kensington Gardens per volere dell’autore. Il personaggio di Peter Pan fu creato dallo scrittore James Matthew Barrie nel 1902, e nel libro “The Little White Bird” (L’uccellino Bianco) quando viene narrato che il protagonista vola fuori dalla sua stanza questo atterra lungo il Serpentine. Proprio nel punto esatto dove oggi si trova la sua statua! L’autore, infatti, viveva poco distante dal parco e prese ispirazione proprio da questo per l’ambientazione del suo primo libro. Lo scrittore iniziò a progettare la statua nel 1906, ma solo nel maggio 1912 la statua fu collocata nel luogo dove si trova oggi.
Il parco presenta vari giardini tematici, tra i quali degno di nota è il roseto, progettato dallo studio architettonico Colvin & Moggridge nel 1994 e i curati giardini italiani. Altri monumenti da citare, ma che non si trovano all’interno del parco, sono: La statua di Achille, situata nei pressi del Queen Elizabeth Gate. La statua fu commissionata da un patriottico, conosciuta come Ladies d’Inghilterra e fu realizzata da Sir Richard Westmacott utilizzando 33 tonnellate di bronzo dai cannoni catturati durante le campagne di Wellington in Francia. Il corpo della statua è modellato su una figura romana e la testa è il rifacimento del Duca stesso. La statua era in origine completamente nuda e questo causò indignazione, così fu aggiunta una piccola foglia di fico successivamente.
The Animals War Memorial è un monumento che si trova vicino Brook Gate e commemora gli animali morti in guerre e conflitti. Il monumento è stato inaugurato dalla Principessa Reale nel novembre 2004, per celebrare il 90° anniversario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale. Ha preso l’ispirazione dal libro “Animali in guerra” di Jilly Cooper. Il memoriale è stato progettato da David Backhouse e consiste di due muli in bronzo che carichi lottano attraverso un buco nel muro e davanti a loro si vede una testa di cavallo e un cane in lontananza. Il muro raffigura sagome di animali scolpiti, con una scritta in dettaglio del numero di animali smarriti. Sotto il titolo principale “Animali in guerra”, il memoriale ha due iscrizioni, che dicono: “Questo monumento è dedicato a tutti gli animali che hanno servito e sono morti a fianco delle forze britanniche e alleate in guerra e non hanno avuto scelta.”