Vai alla navigazione principale Vai al contenuto Vai al piè di pagina
Torna a Blog

MUSEO DI STORIA NATURALE

a large building with Natural History Museum in the background

La storia del Museo di Storia Naturale di Londra è strettamente connessa con la storia di un altro dei più grandi musei londinesi, il British Museum.
Sir Joan Slone, medico, diplomatico e collezionista d’arte, durante i suoi viaggi in giro per il mondo riuscì ad acquisire oggetti artistici e mirabilia che alla sua morte vendette alla Corona Inglese ad un prezzo agevolato. La collezione includeva anche esclusivi esemplari di fossili, minerali e reperti di animali allora sconosciuti che furono esposti al pubblico nella prima sede del British Museum, Montague House, aperta il 15 gennaio 1759. La collezione del British Museum, negli anni seguenti, crebbe moltissimo grazie anche alle campagne di scavo in oriente del XIV secolo.

Nel 1856 Sir Richard Owen, un notevole scienziato ed esperto in storia naturale, lasciò il suo incarico di curatore presso l’Hunterian Museum per dedicarsi alla collezione di reperti di storia naturale presenti nel British Museum. Scontento però per la mancanza di spazio disponibile per la sua collezione sempre crescente di reperti, Owen convinse il consiglio di amministrazione del British Museum circa la necessità di una nuova struttura per conservare ed esporre tali esemplari. Fu proprio Owen ad ideare, nel 1859, un progetto per il nuovo British Museum of Natural History, quello che poi sarebbe diventato l’attuale Museo di Storia Naturale.
Nel 1864 fu indetto un concorso per la realizzazione di un progetto per la nuova sede del museo, e fu Francis Fowke, architetto del Royal Albert Hall e di parte del Victoria & Albert Museum, a vincere la competizione. Sfortunatamente però Fowke morì inaspettatamente un anno dopo e il progetto fu affidato ad Alfred Waterhouse che modificò significativamente il disegno originario. Quest’ultimo utilizzò la terracotta per costruire l’intero edificio e la scelta cadde su questo specifico materiale perchè più adatto al clima rigido della Londra Vittoriana. Il risultato è la magnifica struttura che possiamo ammirare ancora oggi, massimo rappresentante dell’architettura romanica britannica e ormai uno dei simboli indiscussi di Londra.

a close up of a church with Natural History Museum in the background

Waterhouse ha oltretutto progettato anche gli interni ornati con splendidi esemplari di piante ed animali, ma anche statue e rilievi di specie estinte (nell’ala est) e viventi (nell’ala ovest). L’accuratezza di tali rifiniture è data anche dal fatto che l’architetto ha presentato svariati disegni ai professori che lavoravano nel museo per verificarne l’accuratezza scientifica prima di procedere con la realizzazione. Si può quindi affermare che l’edificio rispecchia in pieno lo stile dell’architetto ma è contemporaneamente un monumento alla visione di Owen su come il museo dovrebbe essere: nonostante al tempo i musei erano luoghi austeri visitati solo da pochi ricchi, secondo Owen il museo sarebbe dovuto essere gratuito e accessibile a tutti. Owen ha dedicato la sua intera vita ad implementare ed organizzare la sua “Cattedrale della Natura” cercando di trovare spazio per esporre tutti gli oggetti, dai più piccoli a quelli più grandi. Il museo rimase una sezione distaccata del British Museum fino al 1963, quando venne creato un consiglio di amministrazione separato. Non fu però rinominato Natural History Museum fino al 1992. Oggi il museo ospita anche il Darwin Center dove all’interno sono conservate ed esposte collezioni di piante ed insetti particolari.

Il museo conta ad oggi, dislocate su 4 piani, più di 33 sale espositive distinte in 4 colori diversi: zona rossa, zona verde, zona blu, e zona arancione. Fa parte della zona blu il cosiddetto “museo dei dinosauri”, un’intera ala dedicata all’esposizione degli scheletri di enormi dinosauri corredati da pannelli esplicativi, facili e comprensibili a tutte le età. È forse l’ala più adatta ai bambini, ma anche gli adulti rimarranno sbalorditi dalla grandezza di questi animali preistorici estinti. Nella zona blu si trovano inoltre moltissimi mammiferi imbalsamati tra cui leoni, panda, iene ed anche un esemplare di balenottera azzurra. Recatevi poi sulle scale della grande sala centrale e salite fino al quarto piano dove potete ammirare una sezione di una sequoia gigante. Rimarrete senza fiato una volta davanti a questo albero enorme, proveniente direttamente dalla California. Da questa altezza potete anche godere di una vista incredibile dell’intero edificio e notare quanti piccoli particolari contribuiscono a creare un’atmosfera unica: piante rampicanti decorano le pareti e piccole scimmiette si arrampicano sugli archi in stile romanico.

Questo museo non è solo uno scrigno di tesori, è lui stesso un’opera d’arte straordinaria.

Museo di storia naturale biglietti: l’ingresso alla collezione permanente è gratuito per tutti. Le esposizioni temporanee sono invece a pagamento.
Museo di storia naturale mostre: il museo ospita nel corso dell’anno moltissime mostre temporanee;
Museo di storia naturale orari: il museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17 e 50, ultimo ingresso alle 17 e 30.
Museo di storia naturale metro: la fermata della metropolitana più vicina è South Kensington e può essere raggiunta utilizzando le linee blu, gialla e verde.

a group of people standing in front of Natural History Museum